Ricordi personali di psicoanalisi e psicoanalisti
Ricordi personali di psicoanalisti e psicoanalisi Roma
Ricordi personali di psicoanalisti e psicoanalisi Roma
Ricordi prescelti dal fato.
Scavi di psicologia nella vita quotidiana e personale.
Nel 1976/77 una serie di coincidenze : l’amicizia da poco acquisita con Bianca Marchesano , che a sua volta era in buon rapporti con lo psicoanalista Paolo Perrotti, mi ha coinvolto a frequentare lo Spazio Psicoanalitico di via della Luce (Roma Trastevere)
Allo Spazio , sostanzialmente in maniera gratuita, si poteva usufruire di seminari e lezioni tenute da grandi nomi della psicoanalisi. Si poteva partecipare anche a molte altre iniziative .” convegni, trasmissioni radiofoniche, alla rivista quadrangolo” . Spesso si poteva assistere anche a lezioni e conferenze di : Franco Fornari, Cesare Musatti, Adriano Ossicini, Piero Bellanova, Francesco Corrao, ed altri , tutti nomi di grosso calibro.
Storia di psicoanalisi e psicoanalisti
Un giorno Perrotti sul finire della sua lezione ci informò che la settimana successiva sarebbe venuto Claudio Neri, un giovane che ci avrebbe parlato della psicoanalisi di gruppo. Sinceramente non ricordo le parole precise che pronunciò in aggiunta, ma nella ricostruzione credo volesse dire, un giovane svelto e coraggioso meritevole d’essere conosciuto, anche se portava un pensiero che usciva dall’ortodossia psicoanalitica. Ripensandoci a distanza di molti anni quella esperienza la ricostruisco con questa definizione: Claudio Neri ci coinvolse alla conoscenza del gruppo come essere vivente dotato di corpo, sensi ed anima simile a quelli dell’individuo.
Dopo qualche tempo vedo che Claudio Neri, aveva avuto la Cattedra di Tecniche d’Indagine della Personalità , iniziai a seguire le sue lezioni, i suoi seminari , il suo gruppo , feci la tesi di laurea con lui avente per titolo : “ La Comunicazione non Verbale nei Gruppi a Finalità Analitica”. Divenni anche uno dei primi soci del Pollaiolo, Centro Ricerche di Gruppo fondato e diretto da lui, da Francesco Corrao e da altri collaboratori. Mi appassionai e frequentai per alcuni anni tutti i seminari e le lezioni che mi era possibile, non volevo perdere mai l’incontro del sabato con Francesco Corrao . Nel contempo , quasi in maniera segreta continuavo a seguire anche il Centro “lo Spazio” di Perrotti, a volte mi trovavo a dover scegliere nello stesso giorno e orario l’uno o l’altro, era per me motivo di disagio e sensi di colpa , mi sembrava d’essere costretto a tradire l’uno o l’altro. Credo che questo fatto da un verso mi ha permesso un arricchimento conoscitivo ed esperienziale maggiore, ma che mi abbia anche penalizzato sotto altri aspetti. Continuando con il pensiero a rintracciare ricordi del passato mi viene in mente come il libro Esperienze nei Gruppi di Bion divenne “il libro mastro.
Questa catena dei ricordi mi si è accesa perchè oggi dopo alcuni decenni , mi è apparsa un’ intervista realizzata da Giovanna Argese , che in quei tempi frequentava pure lei il Pollaiolo,
al Prof. Claudio Neri : Quel “ragazzo” con i capelli un po rossicci e riccioluti , conosciuto attorno il 1976 allo Spazio , grazie al Prof. Paolo Perrotti . Lo ritrovo sul web con il “carrello” pieno di grandi titoli e riconoscimenti scientifici e culturali , con l’umiltà, la disponibilità, la generosità spiazzante di sempre.
Che dire: Grazie e lunga vita, professor Claudio Neri, mi scusi se ancora non mi viene di chiamarla Claudio, non ci riuscivo nemmeno allora quando mi chiamava con molta naturalezza Vittorio , e non credo dipenda da scarsa vicinanza affettiva.
Approfitto per dire la mia : non crede che la psicoanalisi debba occuparsi anche della prevenzione? . Che debba farlo in maniera più attiva . Si, dovrebbero occuparsene i politici ed altre istituzioni, ma se i politici e gli altri si mettessero a fare i ponti con il polistirolo credo che gli ingegnieri e gli architetti si farebbero sentire fortemente.
Non facendolo, non prendendo posizione in coscienza e scienza , si comporta come se non rivelasse le proprie conoscenze e i propri documenti che comprovano dové l’area in cui ci si “contagia” Non crede che la psicoanalisi infantile in particolare tradisce il suo mandato quando si occupa solo della cura del “disagio” senza occuparsi della necessità di bonificare il luogo dove ci si ammala. Parlo dell’importanza dei bisogni primordiali dei bambini, dell’attaccamento, della madre sufficientemente adeguata, della “reverie”. Parlo anche della carica rivoluzionaria e messianica che aveva la prima psicoanalisi.
Con stima ed affetto.
Vittorio Mendicino – info@psicologiaeterapia.it
Scritto a titolo di riconoscimento e di ringraziamento.
Vittorio Mendicino © (psicologo)
Roma 07/07/2020
Vedi altri articoli dello stesso autore
da ricordi personali di psicoanalisi e psicoanalisti alla homepage di Psicologo Roma