Psicologia di un caso: Il piede di porco
Psicologia del Piede di Porco
Psicologia del piede di porco
Aspetti psicologici del piede di porco.
Articolo su un caso d’ insicurezza con ansia invalidante , la psicoterapia lo ha portato a vedere nel piede di porco uno strumento di forza e di sblocco.
Sono Vittorio Mendicino, psicologo psicoterapeuta con studio a Roma.
Nel 2018 per alcuni mesi ho seguito con sedute settimanali il paziente “CX”, un signore residente a Cinecittà est, sulla cinquantina, single, di buona cultura, di discreto aspetto, con una buona occupazione lavorativa. Al primo
colloquio ha esordito dicendo che non ce la faceva più, non riusciva a dormire, non sopportava nessuno, viveva sempre in uno stato ansioso e depressivo, quando si trovava con gli altri non sapeva mai cosa dire, non aveva mai argomenti da tirare fuori, rinunciava sempre a dire la sua, per timore che non avrebbe riscosso approvazione. Secondo lui gli altri quando parlano dicono anche banali stupidità, a lui non gli viene di parlare cosi. Vive da solo, evita di frequentare sia le persone familiari , gli “amici” che gli estranei. Vive perennemente da insicuro, e internamente rabbioso, pur pensando d’essere superiore a molti di quelli che incontra e che parlano, parlano, parlano. Nel corso di una seduta di psicoterapia del mercoledì , il paziente “CX”, solitamente poco loquace e flemmatico, si mette a parlare con slancio mostrandosi anche sicuro di sé. Mi racconta che domenica è andato a fare una passeggiata, la dove l’ultima volta c’era stato 30 anni fa con il padre, allo storico mercato di Porta Portese di Roma. Durante la solitaria passeggiata lungo il mercato dove si vendeva di tutto,
vecchio e nuovo, affari e fregature, a un certo punto ha notato che su una bancarella c’ era un piede di porco.

Gli è subito piaciuto, non gli serviva per nessuno scopo preciso , ma gli è piaciuto come oggetto da tenere. Inspiegabilmente ,
ha avuto una specie di attrazione verso quello oggetto. Cosi ha deciso di acquistarlo per 10 euro e l’ha portato a casa , l’a posizionato in bella vista nel salotto, come fosse un trofeo. Da quel momento si è sentito più sicuro ed è diventato più loquace. Mi dice che domenica finalmente si è sentito molto bene. Si è sentito a suo agio, sicuro e senza l’ansia che lo perseguita tutte le domeniche , anche durante la settimana vive continui stati d’ansia ma la domenica l’ansia spadroneggia su tutta la giornata e non gli dà tregua.
In questo articolo, pensato per il web, tratto un semplice aneddoto di vita quotidiana, cerco di raccontare e descrivere in maniera sintetica alcuni funzionamenti mentali che assumono forma ed esistenza normale e/o disturbata attraverso l’inconscio, il pensiero pensabile e il pensiero magico religioso.
Le righe sopra riportano concetti che non possono essere compresi completamente senza adeguati strumenti di decodificazione che rimandano agli autori della bibliografia, tuttavia credo che dall’ insieme dell’articolo il senso
possa essere colto da tutti. “cx” quando si trovava a voler entrare in un discorso collettivo o di coppia ,gli appariva sempre una sorte di porta di accesso al discorso chiusa, la lingua gli si bloccava e doveva rinunciare a dire la sua perché , a mani nude non riusciva ad aprire la porta di accesso alla parola. Il piede di porco per lui ha assunto una funzione magica: con il piede di porco, facendo leva: ”datemi una leva e vi solleverò il mondo” si può aprire anche una porta chiusa. Impiegando un po di coraggio e un po di forza si può dire la propria opinione.

Naturalmente non è sufficiente un piede di porco per risolvere i problemi d’insicurezza.
Le sedute di psicoterapia hanno svolto un lavoro di fluidificazione delle tensioni, hanno favorito la “pensabilità” hanno reso possibile la ”magia”
Qualche giorno prima di scrivere questo articolo mi era capitato di leggere uno scritto di Emilio Servadio, uno dei primi e grandi psicoanalisti che aveva molto studiato i fenomeni del paranormale. Questa lettura, probabilmente su di me, in qualche modo ha svolto un ruolo simile al piede di porco. Questa volta non ho rinunciato a scrivere come a volte mi capita di fare , mi ha motivato a scrivere questo articolo. Vittorio Mendicino – Psicologo Psicoterapeuta
Altro articolo dello stesso autore
Roma 2020 ©
Bibliografia:
Servadio Emilio. Realtà psichica e realtà obiettiva. Riv. Psicoanalisi, 1B:15-19. (1955).
Francesco Corrao . Modelli psicoanalitici. Mito, passione, memoria – 1992 Cortina
Wilfred R. Bion . Attenzione e interpretazione 1970 Armando
Sigmund Freud. Inibizione, sintomo e angoscia (1924-1929). – Bollati Boringhieri